TRANSIT-GIOIELLI DAL MONDO

Gioielli italiani ed esteri si danno appuntamento da Creativity Oggetti
dal 10 aprile al 21 Maggio

Lasceranno documento del loro passaggio attraverso lo shooting fotografico che verrà allestito il giorno dell’inaugurazione domenica 10 aprile 2016 dalle ore 16,30 alle ore 19,30, momento in cui i visitatori della mostra potranno indossare alcuni dei gioielli in esposizione e farsi immortalare da Elisa Perotti.

Creativity Oggetti presenta “Transit – Gioielli dal mondo”.
Gioielli italiani ed esteri si danno appuntamento nella galleria torinese di Via Carlo Alberto 40/f, dal 10 aprile al 21 maggio e lasceranno documento del loro passaggio attraverso lo shooting fotografico che verrà allestito il giorno dell’inaugurazione domenica 10 aprile 2016 dalle ore 16,30 alle ore 19,30, momento in cui i visitatori della mostra potranno indossare alcuni dei gioielli in esposizione e farsi immortalare.
Un modo divertente per interagire con opere provenienti da varie parti del mondo: Italia, Francia, Svizzera, Germania, Finlandia, Grecia, Israele, Russia, Corea, Colombia, Venezuela e Cile. Gioielli non convenzionali.

La continua ricerca di novità ed eccellenze anche all’estero ha portato ad inserire artisti presenti per la prima volta come: Gili Doliner, Nicolas Estrada, Christine Jalio, Olivia Monti Arduini, Patricio Parada, Nicole Schuster, Niki Stylianou, Artemis Valsamaki, Ksenia Vokhmentseva, Cristina Zani ma non solo;

la mostra darà risalto ai nuovi lavori realizzati da Sofia Beilharz, Isabelle Busnel, Clara del Papa, Salome Lippuner, Mia Kwon, artisti già presentati da Creativity.
Mentre gli italiani Myriam B e Carmen Scar proporranno nuove collezioni che sono state selezionate per dal LOOT 2016: MAD About Jewelry che si terrà presso il Museum of Arts and Design di New York.

Paola Volpi in collaborazione con Nahye Ko esporrà al “21st Century. Design After Design” – XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, dal 2 aprile 2016.

Creativity in questi anni sta orientando sempre più la sua ricerca verso linguaggi nuovi, in linea con le tendenze attuali, a livello internazionale. Una ricerca improntata a individuare oggetti emozionali definiti da qualità, sperimentazione e innovazione.In mostra opere di alto livello in cui il gioiello si fa protagonista: oggetti-scultura caratterizzati da volumi pieni e impalpabili esaltati da colori e trasparenze. Resine, silicone, porcellana, argento, lacche, reti metalliche e legno danno vita a fashion jewels.Il gioiello contemporaneo è un manufatto spesso realizzato con materiali non legati alla gioielleria tradizionale, è un oggetto-scultura che ridefinisce lo spazio e diviene gioiello nel momento in cui viene indossato.Le immagini dello shooting saranno realizzate dalla fotografa Elisa Perotti e regalate in formato web a chi vorrà farsi ritrarre. La mostra presenterà vere e proprie collezioni, in esposizione e in vendita.La proposta è in linea con la volontà di Creativity di creare una rete che si estenda oltre i confini territoriali, in un’ottica di scambio dato dalla costante collaborazione tra artisti, artigiani e galleria. Grazie ai numerosi anni di esperienza si vuole oggi essere un punto di riferimento in termini di avanguardia del gioiello contemporaneo.

MYRIAM B
Nata a Milano, romana di adozione nella sua attività ha avuto un percorso creativo intimo ed istintivo, tale da non poter essere collocata in un settore specifico. Nel mondo della moda ha disegnato e prodotto ornamenti per il corpo con il marchio Myriam B. Le varie tecniche di lavorazione artigianale che utilizza le permettono di assimilare e trasformare ogni volta materie sempre più diverse.
Lavora attraverso uno straniamento degli oggetti e di materiali comuni, naturali, antichi e moderni. Utilizza spesso filati e tessuti uniti a pietre dure grezze, vecchi pizzi bruciati dal tempo rielaborati e ricollocati, acetato di cellulosa, metalli di recupero. Una trasformazione costante della materia per realizzare oggetti unici, privi di alcun vincolo, slegati dal tempo e dalle mode.

SOFIA BEILHARZ
È nata a Filderstadt (Germania) nel 1981, vive e lavora a Düsseldorf. Apprendista orafa a Lipsia, si è laureata in Arti Applicate e Design all’Università delle Scienze Applicate di Düsseldorf. Espone i suoi gioielli dal 2006. Punto di partenza dei suoi lavori è sempre la geometria. Forme essenziali e lineari che da un piano bidimensionale passano alla tridimensionalità. In questa fase di passaggio tra una dimensione e l’altra entrano in gioco anche le dinamiche di semplicità e complessità. Altrettanto importante è l’interazione del corpo e del movimento, fattori determinanti nel rendere unico il gioiello.

ISABELLE BUSNEL
Lè nata in Francia nel 1965, vive e lavora a Londra. Dopo una carriera di quindici anni in ambito finanziario e bancario ha deciso di dedicarsi al design del gioiello conseguendo l’Higher National Diploma e poi il Master in Design del Gioiello presso il Sir John Cass Department of Art, Media and Design della London Metropolitan University. Nel suo lavoro, caratterizzato dall’uso predominante del bianco, usa in modo versatile e inaspettato soprattutto metalli, verniciatura a polveri, smalto e gomma.

CLARA DEL PAPA
È nata in Venezuela. Architetto, urbanista, designer d’interni e di giardini, è cresciuta e si è formata negli ambienti artistici e culturali sudamericani. Dagli anni ’90 si è specializzata nelle tecniche di lavoro orafe, studiando gemmologia, sbalzo, incastonatura, smalti. Nelle sue realizzazioni convivono simboli e suggestioni, sapori e odori, paesaggi e tradizioni lontani, re-immaginati nell’argento antico, nell’oro, nel bronzo che vengono integrati con resine, terre, sabbie.

GILI DOLINER
È nata nel 1983 in Haifa (Israele) dove ha studiato presso il Dipartimento di Jewellery Design al Shenkar College of Engineering and Design in Ramat-Gat. Attualmente vive e lavora a Berlino. Per Gili Dolier un oggetto non è mai solamente un oggetto, è il simbolo di un momento, di un’emozione. La vita è una collezione di memorie, persone, luoghi, colori e sapori. Creare gioielli è il suo modo di collezionare e documentare esperienze. Ogni elemento è influenzato da un altro e insieme creano una collezione. Parole come “movimento”, “trasmissione” e “segreti” sono la principale fonte di ispirazione del suo lavoro.

NICOLAS ESTRADA
È nato a Medellin (Colombia) nel 1972. Ha studiato tecniche di oreficeria presso la Scuola Massana e la Scuola di Arti e Mestieri a Barcellona dove vive e lavora dal 2000. In tutta l’opera di Nicolas Estrada traspare una riflessione ricorrente attinente al periodo di grande conflitto sociale in cui l’artista è cresciuto. Crea gioielli unici in cui si fondono una sottile ironia e una notevole perspicacia. Nel suo studio, Amarillo Joyas, Nicolas crea oggetti che stabiliscono un legame unico con chi li porta. Per mezzo della rappresentazione di immagini quali un soldato malinconico, cuori sognanti e sommessamente palpitanti, vergini colme di amarezza, ogni suo gioiello introduce lo spettatore in una storia.

CHRISTINE JALIO
È nata ad Helsinki (Finlandia) nel 1978, dove vive e lavora. Si è laureata in Art and Crafts, Jewellery Design, presso il Dipartimento di Design, Lahti University di Scienze Applicate. Affascinata dalla psiche umana, l’emozione è il punto di partenza del suo lavoro. Studia la durata della vita umana, le transizioni, le scelte e i punti di svolta. Gli oggetti sono principalmente realizzati in argento e ottone associati a tradizionali tecniche di gioielleria. Ha recentemente esposto i suoi lavori in occasione del “Munich Jewellery Week 2016”.

SALOME LIPPUNER
È nata nel 1956 in Svizzera, vive e lavora a Twann (Svizzera). Ha studiato Gioielleria alla Scuola di Arti e Mestieri di Zurigo. Nel 1998 è rimasta affascinata dall’arte giapponese della lacca Urushi, a cui è stata introdotta da Silvia Miklin-Kniefacz a Vienna e da Mashu Takubo a Vienna e Tokyo. Nel 2002 si è recata per la prima volta in Giappone. Seguiranno vari soggiorni: nel 2004 a Wajima per studiare la tecnica delle lacche Wajima-nuri con il maestro Masaaki Ooe e la laccatura Maki-e con il maestro Toshio Ebata. Nei suoi gioielli coniuga la libertà creativa con l’utilizzo di quest’antica tecnica del Sol Levante le cui caratteristiche sono brillantezza della superficie, calore e resistenza.

MIA KWON
È nata nel 1976 a Seoul (Corea del Sud), vive e lavora a Berlino. Si è diplomata in Ceramica Artigianale alla Kookmin University for Architecture & Design di Seoul, approfondendo in Germania la conoscenza della porcellana attraverso lo studio presso la Burg Giebichenstein University of Art & Design Halle e il master alla FHP University of Applied Science di Potsdam. Rendere la porcellana indossabile è la sua mission. Nel suo lavoro le forme minimali sono spesso associate all’uso del bianco, mentre la preziosità della porcellana dialoga con le dinamiche del tessuto.

OLIVIA MONTI ARDUINI
Nata nel 1975 a Milano, vive e lavora tra Madrid e Roma. A Londra ha conseguito nel 2001 la laurea in scultura presso la celebre St. Martin’s School of Art. Successivamente la passione per la ceramica l’ha portata a cercare un nuovo approccio rispetto alle tecniche tradizionali. La porcellana è il suo materiale d’elezione, per la sua bellezza e per l’intrinseco valore di eleganza e delicatezza. Utilizza antiche trame di armature in cui la porcellana satinata acquista mobilità e si adatta alle forme del corpo. Ha recentemente partecipato alla mostra “White Exhibition” a Bruxelles.

PATRICIO PARADA
È nato nel 1971 a Valparaiso (Cile), vive e lavora a Milano. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Viña del Mar. Nel 1992 ha iniziato a studiare tecniche orafe tradizionali e sperimentali presso il laboratorio Experimental 410 di Valparaiso. Arrivato in Italia nel 2004 e grazie a una borsa di studio del Politecnico del Commercio (CAPAC) di Milano ha approfondito le tecniche di oreficeria e argenteria. Nel 2006 ha aperto il suo laboratorio e ha iniziato a realizzare pezzi unici su ordinazione e a collaborare con gallerie di gioielli contemporanei. Dal 2009 produce anche oggetti di design: lampade (“sculture di luce”) e decorazioni per la tavola. Utilizza una particolare tecnica di lavorazione che gli consente di incidere i metalli e “ricamarli”. La sua ricerca è orientata su forme, volumi e linee organiche. I materiali che predilige sono l’oro, l’argento, il bronzo e gli smalti.

CARMEN SCAR
Carmen Scarnecchia, in arte Carmen Scar, vive e lavora a Torino. Consegue la laurea in Scienze Biologiche e il Dottorato di Ricerca in Chimica del Suolo. Si avvicina alle arti decorative una decina di anni fa, con particolare interesse per la pittura e la ceramica ; suoi maestri , il pittore Marco Longo e la ceramista Elisa Bona . Dopo aver sperimentato e creato accessori utilizzando le sue tele dipinte, il suo interesse si sposta sul gioiello e nasce il progetto “pittura a porter” : trompe l’oeil di collane, orecchini e bracciali dipinti ad olio su tela che si ispirano ai gioielli delle grandi maison. Sono quadri che si mettono in mostra in qualunque momenti li si indossi.

NICOLE SCHUSTER
È nata nel 1981 a Gelsenkirchen (Germania), vive dal 2012 a Monaco. Nel 2008 si laurea come jewellery designer in Jewellery&Objects of Everyday Culture presso la School of Design Pforzheim University. Nel suo lavoro si ispira alla relazione tra architettura e natura, a costruzioni geometriche e forme organiche, prestando particolare attenzione alla crescita e al cambiamento. Orafa del 21° secolo associa al lavoro artigianale l’uso di strumenti di creazione virtuale come elementi di arricchimento per lo sviluppo di forme e materiali complessi. Utilizza argento ossidato a volte associato a oro, pietre preziose o plastica. Gli anelli, emblema delle sue proposte, si presentano come vere e proprie sculture.

NIKI STYLIANOU
È nata nel 1968 ad Atene (Grecia) dove vive e lavora. Si è laureata nel 1994 presso il Royal College of Art, School of Architecture and Interior Design di Londra. Ha lavorato per diversi anni a Londra come architetto e designer e i suoi progetti multidisciplinari si collocano infatti tra arte e architettura. Dopo aver ricevuto l’incarico nel 1999 di realizzare un’installazione multimediale per il Victoria and Albert Museum di Londra, nel 2001 ritorna in Grecia e dal 2004 Niki Stylianou lavora come artista e jewelry designer/maker. La sua ricerca è caratterizzata dal creare ordine dal caos. Nel suo lavoro ha cercato di ridefinire il “kosmos”, la cui parola in greco indica gioiello o ornamento e anche il “fare” vero e proprio. Destruttura e assembla elementi come un puzzle in 3D.

ARTEMIS VALSAMAKI
È nata nel 1978 ad Atene (Grecia) dove vive e lavora. Si è laureata nel 2002 presso la Mokume Silversmithing and Jewellery Design School in Grecia. Il suo lavoro trova ispirazione dall’abilità della mente umana a generare pensieri, idee e miti che possono essere conformi alla realtà o non corrispondervi. Artemis Valsamaki si orienta tra scultura e design, storie e significati, suggestioni visive e colori, dando ogni volta espressione ad un diverso oggetto. Lavora principalmente con argento, rame e altri materiali quali pietre preziose e legno.

KSENIYA VOKHMENTSEVA
È nata nel 1979 in Siberia (Russia) dove vive e lavora. Si è laureata presso la Facoltà di Design Ural College of Arts e dopo aver lavorato come designer presso uno studio di pubblicità è stata manager presso la ditta di famiglia per poi decidere di realizzare gioielli. In seguito ad alcune ricerche che l’hanno tra l’altro portata a sperimentare materiali diversi, da anni crea gioielli e oggetti d’arredo dando vita a forme e volumi utilizzando la tecnica dell’uncinetto con filo metallico riciclato. Riesce a trasformare un materiale semplice come un filo in un oggetto stravagante e ognuno di essi contiene la riflessione di un mondo esterno riverberato dall’interno.

PAOLA VOLPI
Una dirompente carica poetica irrompe nei materiali massicci, quelli che sembrano non possedere anima, né storia, né respiro; l’ispirazione di Paola Volpi, studiosa di teatro, artista, designer, sboccia dal desiderio di penetrarli, per mettere allo scoperto e far lievitare la loro anima nascosta. Da quei materiali poveri e negletti sbucano così oggetti preziosi e il laborioso fare delle sue dita smaterializza bulloni, elastici, filtri di olio per macchinari, fili di nylon, pvc,rondelle, zipper. Prendono vita, respirano, mescolandosi alle perle, all’oro, alle pietre dure, trasformandosi in eterei magici gioielli, un intreccio che scambia, ruba, lima, dona luce e forza.

CRISTINA ZANI
È nata nel 1968 in Italia. Nel 2012 ha conseguito in Inghilterra, dove vive attualmente, il Master of Fine Arts in Jewellery, presso l’Edinburgh College of Art. Si ritrova nel suo lavoro il suo interesse per la letteratura, la semiotica, i viaggi, l’architettura, i colori, la texture e i materiali. Ispirata a “Le Città Invisibili” di Italo Calvino, la sua collezione è una riflessione sull’ambiente urbano e il concetto di invisibile. Si avvicina alla creazione di un gioiello come al racconto di una storia. Durante la progettazione cerca di coinvolgere il pubblico in un processo di narrazione personale rendendo l’oggetto uno strumento attraverso cui esplorare i propri sentimenti e ricordi.

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