PER UNDAS…
Dal 9 giugno da Creativity Oggetti gli artefatti che vengono dal mare
La ricerca continua sulle Arti Applicate porta, ancora una volta -da Creativity Oggetti a Torino- un gruppo di artieri “…venuti dal mare”.
Marosi, risacca e profondità marine sono i luoghi scandagliati dai protagonisti di questo evento. Un immaginario vastissimo (com’è profondo il mare…), animato da forme infinite e colori i più diversi, terreno perfetto per artisti e designer che con la materia scelgono di raccontarne una parte.
“Per Undas…” è una piccola stanza di un grande museo marino, la vasca di un fantastico acquario, una nassa gettata fra le onde dell’ingegno, portata a riva carica di tesori da Susanna Maffini. Vengono da acque profonde i geoedri di Daniele Accossato, incrostati di organismi marini, così come le poesie scritte col grès di Riccardo Biavati. E il canto delle sirene di Enrica Campi, muove la danza delle meduse luminose di Elica- Pastore e Bovina. Affascinanti fondali marini ispirano le forme in porcellana di FOS e la risacca porta alla luce i sassi e i legni levigati di Alfredo Gioventù. Nelle acque increspate dell’arte fittile guizzano i pesci maiolicati di Mirta Morigi e i vasi incerti e fitomorfi di Paolo Polloniato per Editamateria e Maurizio Russo diventano bottino prezioso, portato sulla terraferma dalle navi fantastiche di Massimo Voghera.
Quasi un capitolo di “20000 leghe sotto i mari”, “Per Undas…” invita i potenziali Capitani Nemo a una speciale avventura visiva, da vivere sui “fondali” di Creativity.
Elisabetta Bovina
I tesori recuperati dal mare vengono immortalati e catturati nel loro habitat dallo sguardo fotografico di Federica Cioccoloni che li riporta alla luce dal fondale marino.
Grafica Barbara Sales