MateriaMetamorphosis 


Creativity Oggetti, spazio d’avanguardia nell’arte e nel design, è lieta di presentare MateriaMetamorphosis, un progetto a cura di Susanna Maffini e Paola Stroppiana: quattordici autori di gioiello contemporaneo, provenienti da 12 paesi, sono stati selezionati per la loro capacità di coniugare un raffinato linguaggio poetico ad un’attenta ricerca sui materiali, portati spesso oltre ai loro limiti grazie ad ardite sperimentazioni e nuove tecnologie.

Gli artisti internazionali coinvolti sono:
Raluca Buzura (Romania), Corrado De Meo (Italia), Clara Del Papa (Venezuela), Gésine Hackenberg (Olanda), Satomi Kawai (Giappone), Anna Król (Polonia), Seulgi Kwon (Corea), Jounghye Park (Corea), Daniella Saraya (Israele), Nicole Schuster (Germania), Rita Soto (Cile), Luca Tripaldi (Italia), Flóra Vági (Ungheria), Snem Yildirim (Turchia).

L’uso di materiali eterogenei nel campo del gioiello contemporaneo è un aspetto per molti versi nodale nella pratica artistica e ha aperto, negli ultimi anni, a inediti scenari di ricerca.
 Nuovi prodotti e nuove soluzioni formali hanno segnato il cambiamento culturale dell’età Postmoderna: la preziosità non è veicolata solo dal valore intrinseco ma dall’idea e dal progetto. Il materiale scelto diventa protagonista nelle sue specificità e soprattutto nelle sue potenzialità: la fantasia e l’eredità intellettuale del singolo artista si declinano su soluzioni formali che indichino non solo uno stile riconoscibile, ma che parlino nuovi linguaggi. Questo grazie ad usi imprevedibili dei materiali e delle nuove tecniche, e ancor più alle imprevedibili connessioni tra essi, vero valore aggiunto per l’autore di gioielli, oggi equiparabile ad un futuribile alchimista, erede di antichi saperi e al contempo supportato da tecnologie innovative.
Nel lavoro degli autori selezionati è possibile individuare un ideale filo rosso che ne caratterizza la ricerca: il rapporto personale e unico tra l’artista-alchimista e il materia- le impiegato, materiale che può essere minerale, vegetale, tessuto, “prezioso”, sintetico. Esso è soggetto e al contempo strumento creativo: l’artista segue o scompone le leggi del ritmo insito in esso, e le riproietta in forma inedita con un processo fatto di sperimentazione, attesa, sorpresa. Il ritmo è suggerito dalla Natura stessa: c’è un ritmo nel fiore, nel microanimale, nel corpo in movimento, nel mondo minerale: l’ornamento è inteso nel suo rapporto funzionale con il corpo e la sua collocazione di oggetto nello spazio, entrambi espressione finali del suo divenire. La Natura non è vista come un ca- talogo di forme da riprodurre, ma è considerata nel suo costante stato instabile, di mutamento strutturale e metafisico, persino poetico. Il gioiello imita le espressioni della natura nelle sue manifestazioni “di transito” e lo fa nei dettagli, nelle macchie, nei detriti, nelle lacerazioni, nei materiali aggregati dal caso e usurati dal tempo e dagli agenti chimici, ma anche nella proposta di materiali sintetici che parlano di una dimensione Post-Naturale, dove la natura ricreata in laboratorio è “vera più del vero” e convive armonicamente con i materiali realmente naturali. In MateriaMetamorphosis la Natura e il processo creativo sono equiparati nel ruolo di oggetto d’indagine dell’artista, entrambi espressione di un diverso e parallelo concetto di metamorfosi; dall’osservazione della materia e del processo che la trasforma, ma anche del pensiero e dell’universo emozionale che sottende ad esso e che inevitabilmente si evolve in parallelo alla trasformazione dei materiali, è possibile ricostruire e individuare nuove dinamiche processuali con cui nuovi gioielli prendono vita, e spesso sorprendono nel loro polimorfismo lo stesso artefice, come gli straordinari esemplari esposti in mostra dimostrano.

…Il progetto fotografico che accompagna la lettura delle creazioni ( e ne costituisce a suo modo un elemento nodale ) è stato ideato ad hoc da Susanna Maffini e Federica Cioccoloni, che negli ultimi anni si è specializzata, tra le altre cose, nella non facile arte di restituire l’immagine del gioiello sulla superficie bidimensionale della fotografia. Intelligentemente la scelta progettuale ha seguito con poetica coerenza il tema della mostra: ogni gioiello è posto in relazione per assonanza o disaccordi cromatici con un materiale simbolo stesso della metamorfosi, il marmo….

Accompagna la mostra un catalogo bilingue con testo critico di Paola Stroppiana, immagini a cura di Federica Cioccoloni e progetto grafico a cura di Barbara Sales

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