Corrado De Meo – Gioiello contemporaneo

Corrado De Meo da sempre sperimenta i materiali, trasferendo in questa ricerca un pronunciato afflato poetico: le sue spille,
“costellazioni improbabili,” presentano piccole perle, che punteggiano una resina con pittura acrilica metallica, volutamente lasciata ruvida e irregolare, dalle tonalità opache.

Le sue creazioni sono spille, sculture voluminose ma molto leggere, impreziosite da perle e argento.

Il Cielo rimane la massima ambizione per l’uomo, il punto dove
rivolgere lo sguardo per ritrovare una propria via, o individuare
nuove traiettorie: Corrado De Meo da sempre sperimenta i materiali,
trasferendo in questa ricerca un pronunciato afflato poetico: le
sue spille, “costellazioni improbabili,” presentano piccole perle che
punteggiano una resina con pittura acrilica metallica, volutamente
lasciata ruvida e irregolare, dalle tonalità opache che, a differenza
delle perle “siderali” compresse in un territorio lunare, assorbono
la luce. Il risultato è un momento cristallizzato, un contrasto che
rimanda ad una nuova armonia, sospesa tra materiale prezioso (che
proviene dal mare) e materiali sintetici ma ispirati alla natura.
Nuovi spazi da esplorare, nuovi orizzonti tra i materiali: una
compenetrazione che ha nel cielo delle idee il suo obbiettivo più alto.
Paola Stroppiana per Creativity Oggetti

L’inganno della materia e la poetica dell’estraneazione.

“Il primo atto conoscitivo che faccio davanti a qualunque oggetto è la definizione dei suoi volumi, è seguirne il disegno nello spazio e definirlo nelle sue forme esposte alla luce.Ciò che segue è il desiderio di armonizzare quelle forme analizzate all’interno della loro struttura in un’altra forma molto complessa come quella del corpo umano. Questo studio mi impegna così, a comporre un settore fondamentale della mia ricerca che va bene dare una leggerezza inaspettata a quei volumi. Questo per dimostrare che l’apparenza non permette la realtà dell’esistere: il problema della società in cui viviamo, purtroppo, è quello di non sapere di coglierne i veri valori.”
C. De Meo