OSSIMORI

Creativity presenta da sabato 24 ottobre
una mostra collettiva; tema L’OSSIMORO che viene interpretato in modo unico da 

Rita Martinez, Valeria Rossini, Giorgia Tasca, Mariagiulia Trento


Un ossimoro è la voluta contrapposizione di due parole di significato contraddittorio. Dal greco oksýs, che significa “acuto” e mōrós, stolto, folle.
Per questo progetto ogni autrice sviluppa la propria collezione di gioielli interpretando un ossimoro, fonte d’ispirazione.
Accoglie l’esposizione una wunderkammer creata ad hoc nella “galleria” di Creativity


Rita Martinez – Divino Inferno
Nel suo lavoro introspettivo, Rita cerca di rappresentare il lato oscuro, il ‘secretum’ del profondo  con immagini primitive, archetipi demoniaci, tuttavia evitando un approccio manicheo. Semplicemente lo considera come una parte da accettare della nostra esistenza. Grazie alla mediazione del sentimento, il buio si illumina, lascia l’irrisolto, mescola i materiali, associa elementi, prende luce e forma: vive il suo momento divino.


Valeria Rossini – Cheap Diamond
 “Povero” non è per forza sinonimo di “brutto”. Valeria Rossini sviluppa questa tesi creando delle riproduzioni di gioielli haute couture e sostituendo le pietre preziose con materiali poveri: pezzi di vetro, calchi in metallo, cristalli di quarzo, sassi, arrivando a un risultato sontuoso e ironico.


Amàlgama Jewels by Giorgia Tasca – Bold Vulnerability
Coronata Collection
Coronata è l’esplorazione di una visione contemporanea dell’amore e della tradizione del gioiello georgiano del “lovers eye”, l’occhio dell’amante. La collezione si sviluppa sul rifiuto del concetto antiquato che forza e coraggio derivino dal trattenere le emozioni, ma sostiene invece che queste qualità siano ottenute solamente dall’essere aperti e veri con sé stessi. È nell’essere “boldly vulnerable” quindi fiduciosi e sfacciati nella propria vulnerabilità, a prescindere dalle probabilità di vincere, che si è veramente forti. Perché la vita non ha corone messe da parte per coloro che non si sono mai lasciati ferire.


Novitas Jewellery by Mariagiulia Trento – Viva Morte
Nello stato naturale delle cose la morte non è la negazione della vita, ma una sua conseguenza. Quello che è stato vivo deve morire, trasformarsi e nutrire la vita che lo circonda. L’umanità, che si è separata dalla natura, ha sempre temuto la morte, sia come individui che come specie, vedendola  come la fine definitiva di ogni cosa, ma la vita non finirebbe nemmeno nell’eventualità della nostra estinzione.
Continuerebbe nonostante tutto, cambiando ed evolvendosi, come è sempre stato nelle cinque estinzioni di massa  che il nostro pianeta ha già visto e come si può già vedere nelle zone abbandonate dagli esseri umani, da noi  considerate vuote e senza vita, ma che in realtà sono state ripopolate da animali e piante.

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